venerdì 28 dicembre 2012

Sotto le feste aumentano le malattie alimentari. Basta osservare tre semplici regole per evitare piacevoli sorprese

COMUNICATO STAMPA

Sotto le feste aumentano le malattie alimentari. Basta osservare tre semplici regole per evitare piacevoli sorprese

Periodo di feste e di mangerecci che ci spingono a prestare meno attenzione a ciò che mettiamo in bocca anche perché è opinione purtroppo ancora comune che col freddo scompaiano, come per incanto, germi e microbi.
Tra pesce e carni crude o poco cotte, tartare e macinati il rischio di essere colpiti da problemi gastrointestinali conseguenti ad infezioni tipo la campilobatteriosi, causa di gravi malattie diarroiche accompagnate da febbre, vomito e crampi nella parte inferiore dell'addome, sino ad arrivare alla salmonella o alla temutissima anisakis, è dietro l’angolo.
Il contagio, ovviamente, avviene per via alimentare attraverso il consumo di cibi contaminati da batteri.
Come dicevamo, sono troppe ancora le persone convinte che il freddo sia sufficiente ad abbattere completamente la flora batterica.
La verità è che le carni contaminate non possono essere riconosciute né dall'aspetto o dall’odore e anche la surgelazione non garantisce la sicurezza alimentare: i batteri vengono solo ridotti di numero, ma non completamente eliminati.
Le misure più efficaci per prevenire infezioni di tali tipo derivano da una corretta manipolazione e una sufficiente cottura degli alimenti.
A tal proposito, Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ricorda tre semplici e fondamentali regole d'igiene:
1. La pulizia. Per la preparazione di carni e pesci e altre derrate alimentari (come per esempio le insalate) utilizzare se possibile taglieri separati. Dopo l'uso lavare accuratamente, con acqua calda e detergenti i taglieri, i coltelli e gli altri utensili da cucina usati e lasciarli asciugare all'aria oppure impiegando un asciuga piatti pulito o meglio ancora della carta da cucina monouso. Dopo avere toccato carne cruda, lavarsi sempre accuratamente le mani.
2. La separazione. Carni e liquidi provenienti da carni crude non devono mai entrare in contatto con alimenti pronti al consumo. Osservare il principio dei due piatti: non utilizzare mai lo stesso piatto per carne cruda e per carne preparata, salse o altri accompagnamenti.
3. La cottura. Cuocere sempre bene i cibi in questione.
L’osservanza di queste accortezze che tutti possono praticare possono farci star più tranquilli durante le feste ed al riparo da conseguenze spiacevoli per la salute, con la speranza che anche la generalità dei ristoratori le osservi.

martedì 18 dicembre 2012

Italiani delusi dai servizi

COMUNICATO STAMPA
Italiani delusi da assicurazioni, banche, poste e trasporti

Anche quest’anno la Commissione europea ha pubblicato il Rapporto annuale sull’indice di gradimento rispetto alla qualità di una serie di servizi che i consumatori utilizzano quotidianamente.
Tra questi quelli che riguardano i più svariati settori: dall’offerta del tempo libero, ai beni di consumo, alla qualità dei cibi, alla casa, ai trasporti aerei e ferroviari, ai servizi bancari, a quelli per la gestione dei mutui, alla ristorazione, alle vacanze, alle infrastrutture, dalla spesa alla bolletta del gas, e così via.
Attraverso l’attribuzione di punteggi si stabilisce qual è l’indice di gradimento.
E quasi una conferma al sentire comune arriva il verdetto: sui 27 Paesi dell’UE, gi italiani hanno manifestato un indice di non gradimento che, nella graduatoria sulla soddisfazione per i servizi, ci lascia al 23esimo posto.
Ciò vuol dire che per i nostri connazionali, non funziona quasi nulla e siamo insoddisfatti.
Ciò che va evidenziato è il peggioramento della percezione nei servizi che gradualmente ci ha fatto scivolare in coda alla graduatoria: dal 20esimo posto del 2010, al 22esimo del 2011 sino alla 23esima attuale.
Ma venendo ai diversi settori.
Il primo che riguarda l’assicurazione per la casa che non tutti hanno. Coloro che però ne sono in possesso esprimono un indice di gradimento che è al di sotto di due punti rispetto alla media europea.
Per quanto riguarda i trasporti urbani tipo bus e metro siamo ben due punti e mezzo al di sotto della media con una riduzione del 0,3 % rispetto agli anni precedenti. I trasporti ferroviari sono la cartina al tornasole che la classifica rispetta le nostre comuni percezioni negative sullo stato di servizi fondamentali: siamo 9,8 % al di sotto della media europea con la conferma che i disagi che vivono i pendolari nostrani sono superiori a quelli degli altri paesi.
Più o meno lo stesso andazzo registrano i servizi postali: ben 5,2 punti sotto la media europea così come per le banche ben 6,3 punti, anche se in ogni stato europeo l’indice di gradimento su quest’utlimos ervizio è comunque basso. Il giudizio dei nostri connazionali è certamente connesso alla serie di costi relativi ai servizi bancari cui peraltro non corrisponde un’analoga efficienza o anche agli aggravi unilaterali di tanto in tanto applicati.
Nel leggere il rapporto si potrebbe continuare a scorrere ancora il basso livello di gradimento in quasi tutti i settori con ciò confermandosi, per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che i provvedimenti che si sono susseguiti negli anni relativi alle liberalizzazioni, comprese le recenti di Monti, anziché portare ad un miglioramento nella percezione degli italiani dei servizi offerti, ne hanno addirittura peggiorato la considerazione.
Non ci resta che un cambio di rotta affidato alla speranza riposta nelle prossime politiche che non si ripetano le politiche liberiste adottate negli ultimi anni quasi certamente ancorate ai ricatti delle lobbies piuttosto che alle esigenze concrete dei cittadini.

domenica 16 dicembre 2012

Te' avvelenato

COMUNICATO STAMPA

Sicurezza alimentare: tè verde cinese avvelenato da pesticidi


Dopo la recente fila di scandali degli ultimi anni legati alla sicurezza alimentare che hanno colpito il Paese di Mezzo come quello della melamina nel 2008, agente chimico industriale che venne usata per migliorare la produzione di prodotti caseari fra cui il latte per neonati e che causò la morte di 300mila bambini, ora è la volta del tè.
E’ quanto emerge in Cina e Giappone dove e' allarme sulla vendita del tè verde Oolong avvelenato da pesticidi regolarmente venduto in Italia e nel mondo anche tramite il circuito di Internet.
Un’azienda alimentare con base in Giappone, grande consumatrice della bevanda, è stata infatti costretta a richiamare circa 400mila confezioni di tè importato dalla Cina dopo che i test di rito sul contenuto delle bustine ha rivelato la presenza di pesticidi a livelli troppo elevati. La Ito En, azienda alimentare giapponese, ha confermato l’accaduto e ha spiegato per bocca di un portavoce che “dopo la denuncia di un’altra azienda giapponese, che lo scorso mese ha trovato delle tracce di veleno nel tè cinese, abbiamo deciso per i test. Intanto anche in Italia non migliora lo stato di contaminazione da fitofarmaci e altre sostanze di sintesi nei prodotti ortofrutticoli. Come emerge dall’edizione 2012 del rapporto “Pesticidi nel piatto” di Legambiente, elaborato a partire dai dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici regionali competenti, è risultato fuorilegge lo 0,6% dei campioni esaminati, praticamente la stessa percentuale dello scorso anno.
Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, dopo la frutta e vino italiani contaminati da fitofarmaci e altri pesticidi sta al Governo recepire questo nuovo campanello d’allarme prevedendo le dovute contromisure anche se al momento non ci sono immediati rischi per la salute.

martedì 11 dicembre 2012

De Pierro a sostegno della cultura

COMUNICATO STAMPA

De Pierro allo spettacolo di Bocciarelli a sostegno della cultura

L’attore è andato in scena al teatro Cassia con “I segreti dell’anima”. Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Il mondo della politica sta sempre più dimenticando il teatro e la cultura in genere, relegandoli ai margini della sua considerazione. C’è un enorme esercito di grandi artisti che ha bisogno di esprimersi e che il più delle volte fatica a farlo per i tanti elementi ostativi che si trova a dover affrontare e a cercare di travalicare”



Roma, 11 dicembre 2012 – Nell’ambito del sostegno annunciato al mondo della cultura, contro cui si è abbattuta indiscriminatamente negli ultimi anni la scure dei tagli economici operati dai governi, e della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Italia dei Diritti contro chi sta uccidendo la tradizione intellettuale del Paese, si inquadra la presenza del presidente del movimento Antonello De Pierro all’attesissimo spettacolo “I segreti dell’anima” interpretato dal bravissimo attore Vincenzo Bocciarelli e andato in scena l’altra sera sul palcoscenico del teatro Cassia.
De Pierro, che da giornalista ha rivolto da sempre il suo interesse professionale verso le rappresentazioni teatrali, da direttore di Italymedia.it e soprattutto da direttore responsabile e voce storica di Radio Roma, sulle cui frequenze ha dominato l’etere del Centro Italia per un decennio, per concretizzare l’iniziativa dell’organizzazione extraparlamentare di cui è leader, tra i vari impegni ha calendarizzato anche alcune presenze in numerosi teatri della Capitale, tra cui è rientrata la sua partecipazione in platea ad applaudire l’amico Bocciarelli.
“Ho assistito ad uno spettacolo di grande valore artistico – ha dichiarato il numero uno dell’Italia dei Diritti – anche se, conoscendo il talento di Vincenzo, non nutrivo dubbi in merito. Ciò mi fa ancora più male se penso che il mondo della politica sta sempre più dimenticando il teatro e la cultura in genere, relegandoli ai margini della sua considerazione. A volte capita addirittura che qualche becero politicante concentri la sua attenzione su alcuni spettacoli anche di scarso valore, ma solo nell’ottica di un consolidamento dei propri percorsi clientelari, o peggio per soddisfare interessi ancora più moralmente bassi. E invece c’è un enorme esercito di grandi artisti che ha bisogno di esprimersi e che il più delle volte fatica a farlo per i tanti elementi ostativi che si trova a dover affrontare e a cercare di travalicare. La maggior parte dei politici ha una grossa responsabilità in questo e fa rabbia riflettere sullo smisurato patrimonio culturale dell’Italia, che da eccezionale epicentro di idee e creatività non è mai stata avara di talenti, che spesso, senza le giuste entrature nella vetrina promozionale della televisione, sono costretti a esibirsi in realtà strutturali emarginate dal grande contesto, pur di dare sfogo al loro legittimo bisogno e diritto di trasmettere al pubblico la loro arte. Continuerò a girare i teatri per testimoniare il nostro sostegno alle realtà talentuose e per estrinsecare la nostra protesta contro quest’azione demolitrice, senza rassegnarci a subire l’azione di una politica che ci ha fatto cadere nel vuoto di un’ignoranza persino elogiata, celebrandone l’imbarazzante trionfo, e lasciando tante autorevoli ed estrose oggettività professionali del settore senza prospettive oltre le logiche meramente commerciali, che spesso si progettano altrove”.
La pièce rappresentata, scritta e diretta dallo stesso Bocciarelli, ha visto la presenza in scena anche dell’attrice e showgirl Emanuela Tittocchia, oltre che della giovane ballerina e attrice Sunty Del Pomo e del musicista Antonio Nasca. Un recital poetico intenso ed emozionante, dove l’energia di Bocciarelli supera la distanza tra palcoscenico e spettatori. Un viaggio nella mente creativa dell’argonauta-artista, alla ricerca di risposte ai segreti più intimi dell’animo umano attraverso un dialogo continuo tra l’attore e i maestri che lo hanno ispirato, come Giorgio Streheler, Totò, Alberto Sordi e molti altri. L’antologia recitata da Bocciarelli vuol mettere a nudo fragilità e complessità del mestiere dell’attore; partendo dal mondo che conosce meglio, l’attore tenta di svelare i misteri della nostra esistenza, riconducibili al più insondabile degli interrogativi: il senso della vita. Come in un grande affresco umano, i temi dell’amicizia, amore, morte e vita sono rispettivamente associati agli elementi cosmici, aria, fuoco, terra ed acqua, dai quali prenderà vita, in un gioco alchemico danzante, il coinvolgente spettacolo. La realizzazione dei magnifici costumi è stata affidata all’estro creativo di Conny Caracciolo mentre le grandiose opere proiettate in ologramma sono state firmate dalla pittrice russa di fama internazionale Anastasia Kurakina.
Oltre a De Pierro, in sala erano presenti gli attori Franco Oppini, Andrea Bullano e Marco Ciriaci, l’ astrologa Ada Alberti, l’on. Antonio Paris, l’editore Giò Di Giorgio, la marchesa Dani del Secco d’Aragona, la signora Lucia Bornigia, il decano dei p.r romani Angelo “Ciccio” Nizzo, Deborah Bettega, la nota organizzatrice di eventi Sara Iannone, la conduttrice Ira Fronten e tanti altri.


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