lunedì 27 maggio 2013

aumento Ipt in Provincia di Varese

                              

                                http://lagrandefamiglia-consumatori.blogspot.it/ 
                                  ASSOCIAZIONE   A TUTELA DEI CONSUMATORI
                                           e-mail: aeroportomalpensa@gmail.com
                                           tel.3473142298

                               logo la grande famiglia (1) []

                                     comunicato ai consumatori 

         Aumenti, aumenti, aumenti anche in provincia di Varese

Abbiamo sottomano una circolare inviata alle agenzie automobilistiche con cui si prospettano aumenti, che potevano essere retroattivi e invece bontà loro, sono entrati immediatamente in vigore.
La Provincia di Varese con delibera 147 del 13.05.2013 ha aumentato del 30% le tariffe Ipt.
Cosa è l'Ipt? Questo è quanto si trova nel sito dell'Aci:”
Importo dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT)
L’IPT è un’imposta dovuta per ciascun veicolo al momento di alcune richieste all’ufficio provinciale ACI (PRA) il cui importo base è stabilito con Decreto del Ministero delle Finanze.
Le 
Province possono deliberare di aumentare l’importo stabilito dal Ministero fino ad un massimo del 30%: consultare la tabella riassuntiva per conoscere gli importi IPT deliberati da ciascuna provincia”
Gli aumenti ci sono stati ovunque e la Provincia di Varese, ha applicato il massimo.
Nel momento di crisi terribile ciascuno si arrangia come può, ma gli enti pubblici come la Provincia ( che dovevano essere aboliti n.d.r.) non ci fanno una bella figura a chiedere ed esigere immediatamente gli aumenti e pure nella misura più alta possibile.
Tutto legale ma opportuno?

Giuseppe Criseo

                Presidente associazione consumatori La Grande Famiglia”
                     http://lagrandefamiglia-consumatori.blogspot.it/ 

              Presidente  associazione automobilisti 
               “Auto Nostra”
                http://autonostra.it/ 

                Segreteria Generale Sindacato Europeo dei Lavoratori
                http://www.sindacatoeuropeolavoratori.it/ 

                                           p.s. segue documento in questione
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sabato 25 maggio 2013

Ius Soli. Il comune di Lecce condannato a riconoscere la cittadinanza al figlio di immigrata nato in Italia

COMUNICATO STAMPA

Ius Soli. Il comune di Lecce condannato a riconoscere la cittadinanza al figlio di immigrata nato in Italia. Manuele è cittadino italiano a tutti gli effetti

Nel pieno della discussione sullo Ius Soli arriva un’ordinanza del tribunale civile di Lecce che pochi giorni fa ha riconosciuto la cittadinanza ad un giovane nato in Italia da genitori migranti.
La seconda sezione civile del Tribunale di Lecce, in un provvedimento depositato l'11 marzo ma reso noto solo pochi giorni fa, ha sancito che “Se gli affidatari del minore non hanno effettuato le dovute richieste, l’interessato non ha, per motivi legati all’età, alcuna responsabilità per fatti od omissioni altrui”. Insomma, è alla luce di questo che, secondo i magistrati pugliesi, hanno il pieno diritto di essere riconosciuti come cittadini italiani tutti coloro che sono nati in Italia e che abbiano soggiornato sul territorio nazionale fino al raggiungimento della maggiore età. Anche se non hanno avuto l’iscrizione all’anagrafe. Anche se sono sprovvisti di titolo di soggiorno sin dalla nascita. Ragionando a posteriori, infatti, se oggi avessero tutti i requisiti per ottenere sia l’una che l’altro, non possono essere penalizzati.
La sentenza in commento è un chiaro esempio che il diritto vive anche dentro testi immobili: coraggiosa e innovativa, ha saputo offrire una lettura nuova di una legge vecchia, restando sempre saldamente ancorata a concetti giuridici incontrovertibili.
A.M., è figlio naturale di A.S., cittadina delle Filippine, e di padre non noto. Al momento del parto (30.1.1993) la madre era irregolarmente soggiornante nel territorio nazionale; ciò non di meno, tre giorni dopo, si recava presso l’ufficio anagrafe del Comune, per registrare la nascita del piccolo.
Dopo appena quaranta giorni dalla nascita, il Giudice Delegato presso il Tribunale dei Minori di Lecce, preso atto della grave situazione di indigenza in cui versava il nucleo familiare (la madre era clandestina e disoccupata ed era stata vieppiù abbandonata dal compagno - padre naturale del minore), il piccolo veniva collocato in via di urgenza presso un istituto minorile; la decisione veniva ratificata dal Collegio Minorile.
Con successivo provvedimento del 16.12.1994, il minore veniva affidato ai coniugi P.–C., che lo accoglievano in famiglia rivolgendogli attenzioni ed amore come se fosse un loro figlio; così come, del resto, essi rappresentavano e rappresentano per l’esponente quei riferimenti genitoriali che la sorte non gli aveva dato dalla nascita.
In questo nuovo contesto, il minore ha frequentato le scuole dell’obbligo, fino al diploma; si è sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie; ha avuto il suo permesso di soggiorno, la tessera sanitaria e la carta di identità.
Così, raggiunto finalmente il traguardo dei 18 anni, si presentava presso il Comune per dichiarare la propria volontà di diventare a tutti gli effetti cittadino italiano, avendone da molto tempo acquisito la cultura, la lingua e lo stile di vita.
L’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Lecce rigettava la richiesta <>.Contro questo provvedimento AM ha promosso ricorso innanzi al Tribunale di Lecce, che lo ha accolto dichiarandolo cittadino italiano.
In attesa di una legge chiarificatrice della materia, secondo Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, l’ordinanza in questione interviene di fatto, per la prima volta in Italia, riconoscendo la cittadinanza italiana a un ragazzo nato da migranti dando così speranza a tanti giovani che sognano di diventare cittadini italiani.


venerdì 24 maggio 2013

Il sindacato non può stare a guardare mentre una parte della popolazione si rovina con i “gratta e vinci” e gioco d’azzardo.

Il sindacato non può stare a guardare mentre una parte della popolazione si rovina con i “gratta e vinci” e gioco d’azzardo.
L’illusione di arricchirsi è tanta e lo Stato ci guadagna; questo è l’aspetto eticamente più riprovevole
Invece di contrastare il fenomeno, con la repressione ma anche con l’educazione nelle scuole, è preminente l’aspetto economico
L’allarme che lanciamo ci porta a fare alleanza con chi la vede come noi e si sta battendo concretamente.
Appoggiamo e appoggeremo in tutte le sedi l’azione di Riccardo Vizzino di Napoli col suo esposto al Ministro della Sanità.
GIUSEPPE CRISEO
Segretario Generale – Sindacato Europeo dei Lavoratori-www.sindacatoeuropeolavoratori.it
LA GUERRA ALLO STATO BISCAZZIERE é INIZIATA.......
                   NON SI TORNA INDIETRO !!!!!
LA GUERRA ALLO STATO BISCAZZIERE é INIZIATA.......
NON SI TORNA INDIETRO !!!!!